-
Watch Online / Last Man in Dhaka Central: The Young Man Was, Parte III (2015)
Desc: Last Man in Dhaka Central: The Young Man Was, Parte III: Diretto da Naeem Mohaiemen. Novembre 1975. L’estate delle Tigri fu un momento crepuscolare per le molteplici possibilità della sinistra. Dopo l’assassinio di Salvador Allende, i bengalesi temevano un destino simile. La fine arrivò molto più bruscamente; invece di uno scontro all'interno di un palazzo presidenziale, i soldati hanno sorpreso il reggimento di guardia che issava la bandiera nazionale all'alba. Un brutale massacro uccise il Primo Ministro e tutta la sua famiglia, ponendo fine al primo governo socialista del paese. Tre mesi dopo seguirono altri due colpi di stato, l’ultimo dei quali fu un “ammutinamento dei soldati” di ispirazione maoista, che crollò nel mezzo di tradimenti ed errori di calcolo. Intrappolato in questo vortice c'era Peter Custers, un giornalista olandese che fece amicizia con il leader dell'ammutinamento dei soldati e aveva formato il suo gruppo clandestino, Movimento per l'unità proletaria. Last Man racconta due storie in sequenze invertite. In una serie di cinegiornali e promemoria, iniziamo dalla fine, con il rilascio di Peter. Nella storia parallela raccontata da Peter, i suoi ricordi si dipanano tra libri, riviste e ritagli nella sua casa di Leida, lontano dal Bangladesh del 1975 o di oggi. Peter, come molti esponenti della sinistra europea della sua generazione (soprattutto l’Uomo a una dimensione di Herbert Marcuse), credeva che anche se le masse alienate intrappolate nella modernità fossero state intorpidite nell’obbedienza, lo spirito rivoluzionario potesse ancora essere trovato “fuori” dalla modernità – prigioni e ghetti del Primo Mondo, o nelle città e nei villaggi del Terzo. È stata la ricerca di quest'ultimo che lo ha portato ad abbandonare il dottorato. programma alla Johns Hopkins e si trasferì in Asia nel 1973. Come scoprì, però, non c'era mai stato un outsider completo; un proletariato intorpidito potrebbe anche condannare le rivolte della sinistra nel decantato Terzo Mondo, come ha accennato anche Godard in La Chinoise (1967). Last Man è stato presentato in anteprima alla 56a Biennale di Venezia, nella sezione "All the World's Futures" a cura di Okwui Enwezor. Il film intendeva avviare un dialogo a lungo termine con Peter, ma ora è diventato un memoriale involontario: pochi mesi dopo aver visto il film a Venezia, Peter stava progettando di volare a Lisbona per la première del festival quando morì inaspettatamente. Il film ora parla nel vuoto; il suo ultimo uomo ha finalmente detto addio.